Quanto tempo dura l’allattamento nei gatti?
Durante il periodo di allattamento, i gatti imparano dalla madre a relazionarsi con l'ambiente che li circonda: un'esperienza molto emozionante vederli crescere e imparare ogni giorno!
Naturalmente, bisogna essere molto attenti sia a loro, sia alla madre. In questo articolo, vedremo quanto dura l'allattamento nei gatti, la composizione del latte materno e le cure per la mamma gatta e i suoi gattini.
PERCHÉ IL LATTE MATERNO È COSÌ IMPORTANTE?
Durante le prime settimane di allattamento, il latte è l'unico alimento che i gattini possono assimilare, poiché contiene tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per crescere sani e forti:
Il primo latte è noto come colostro e la sua composizione è diversa da quello prodotto nei giorni successivi.
- È ricco di immunoglobuline o anticorpi (ovvero un tipo di proteina) per fornire difese ai gattini, che hanno un sistema immunitario immaturo, energia e molti altri nutrienti.
- È molto importante che i gattini ricevano il colostro nelle prime 24-48 ore di vita, poiché in seguito il loro intestino non è più in grado di assorbire proteine di grandi dimensioni come le immunoglobuline.
A volte vogliamo aiutare la mamma nutrendo i micini con un biberon e gli diamo il latte di mucca, ma la composizione è diversa. Il latte di gatto ha una composizione che varia nel corso delle settimane per adattarsi alle esigenze dei gattini. Dipende anche dalla dieta della madre, ma in media contiene:
- Acqua: 77,3%
- Proteine: 6-8%
- Lattosio: 3-4%
- Grassi: 5-7%
- È inoltre ricco di ferro, vitamina A, aminoacido taurina e acido arachidonico, che non è presente nel latte di mucca o di cagna ma è un acido grasso essenziale per i gatti (*).
Il latte vaccino è composto da circa l'87,6% di acqua, il 3,5% di proteine, il 3-4% di grassi e il 5% di lattosio. La quantità di proteine e grassi è inferiore e potrebbe non essere sufficiente a soddisfare le esigenze dei gattini. Se uno dei cuccioli ha bisogno di un apporto supplementare, è necessario offrirgli del latte appositamente formulato per lui, con una composizione simile a quella della madre.
ALLATTAMENTO GATTI: QUANTO DURA?
L’allattamento nei gatti dura fino alla sesta o ottava settimana di vita:
Fino a 3-4 settimane, i mici si nutrono solo di questo. Poi compaiono i primi denti da latte e i gattini iniziano ad assaggiare il cibo della madre. In questo periodo è quindi importante offrire alla mamma un alimento completo e di buona qualità.
Fino a due mesi di età assumeranno sia il latte materno che il cibo solido, diminuendo gradualmente l'assunzione del primo. Per facilitare il passaggio, inizia a inumidire il cibo con acqua tiepida o con latte formulato per gattini.
CURE SPECIALI DURANTE L'ALLATTAMENTO NEI GATTI
Durante l'allattamento, è molto importante offrire alla madre un alimento ricco di grassi e proteine, in modo che possa produrre abbastanza latte di buona qualità per coprire il fabbisogno nutrizionale dei gattini e consentirle di mantenere una buona condizione corporea senza perdere peso.
ADVANCE KITTEN è studiato per soddisfare le esigenze della gatta dalla fine della gestazione all'allattamento e per i gattini fino all'età di dodici mesi.
Una volta terminato l'allattamento, se la gatta è in buone condizioni corporee, è necessario farla tornare al suo alimento abituale, poiché il cibo assunto durante l'allattamento potrebbe causare un aumento di peso data la sua composizione maggiormente energetica.
La gatta che allatta dovrebbe avere una stanza tranquilla e calda, lontana dal traffico e dai rumori, per poter allattare i suoi piccoli in tutta sicurezza.
Durante l'allattamento, è importante tenere d'occhio anche i gattini.
Controlla che crescano giorno dopo giorno, che siano attivi, che poppino e che la consistenza delle loro feci sia corretta. Assicurati anche che la madre si prenda cura di loro e li lecchi per tenerli puliti.
È molto importante tenerli al caldo, perché a meno di 34,5° smettono di mangiare, si muovono a fatica e la madre potrebbe rifiutarli. Fino a 3-4 settimane di vita non sono in grado di regolare la loro temperatura corporea e dipendono da una fonte di calore esterna, di solito la loro madre.